martedì 14 luglio 2009

Pensioni: «Sì all'equiparazione, risparmi a donne e famiglie»




"Equipariamo subito l'età pensionabile delle donne a quella degli uomini, così come ci obbliga a fare l'Unione europea, e destiniamo l'intera somma alla donne stesse, per finanziare iniziative a favore delle lavoratrici e delle famiglie".

Lo dichiara il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, in merito all'apertura della procedura d'infrazione da parte dell'Ue sulla mancata equiparazione dell'età pensionabile tra uomini e donne della pubblica amministrazione. "Piuttosto che pagare multe salate, è meglio intervenire subito e 'sfruttare' l'occasione del risparmio che deriverebbe dalla riforma per aumentare le misure di welfare a favore delle famiglie e migliorare le condizioni di vita delle donne lavoratrici. Con gli oltre due miliardi di euro che potremmo avere a disposizione con una riforma graduale, infatti, potrebbero essere potenziati gli asili nido, l'offerta di lavoro part time, le misure per il reinserimento delle donne nel mercato del lavoro o, addirittura, studiare la parziale detassazione del lavoro femminile allo scopo di aumentare l'occupazione".

1 commento:

  1. La Ministra delle Pari Opportunità valuta le stesse opportunità con un "pari" quantitativo, perfettamente incluso in una logica maschile e maschilista. Il "pari" delle opportunità deve invece tener conto della differenza femminile, assolutamente colpita con l'innalzamento dell'età pensionabile per le donne, perchè l'equiparazione agli uomini, in questo caso, non tiene conto delle peculiarità del percorso lavorativo delle donne: maternità, allattamento, allevamento della prole, cura della casa, cura degli anziani, che, ancora oggi, sono affidate per la maggior parte alle donne. La Carfagna dovrebbe pensare ad una strategia diversa che possa aumentare le misure di welfare a favore delle donne, e non rifarsi sulle donne stesse...

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