giovedì 30 luglio 2009

Tibaldi:"Oltre 15 milioni di euro per tirocini ed interventi di politiche attive per il lavoro".

Articolo tratto da www.portalavoro.regione.lazio.it

13/07/09 - "Con l'accordo siglato con Italia Lavoro la Regione Lazio ha impegnato 15.700.000 euro per misure di politica attiva, fra le quali 1.300 tirocini finalizzati all'inserimento lavorativo e per interventi per la buona occupazione a favore di lavoratrici e lavoratori svantaggiati in base alla normativa comunitaria, come i disoccupati da oltre 24 mesi, quelli over 45, immigrati, disabili, ex detenuti, ecc. Le risorse utilizzate provengono dal Fondo Sociale Europeo e sono una quota parte dei 220 milioni destinati all'accordo anticrisi tra Stato e Regioni siglato lo scorso 12 febbraio".


E' quanto ha dichiarato l'Assessora al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili della Regione Lazio Alessandra Tibaldi nel corso di una conferenza stampa, che si è svolta presso la Sala Tevere della Regione Lazio, sulla Convenzione stipulata tra la Regione Lazio e Italia Lavoro in attuazione del programma esecutivo per l'implementazione del Masterplan regionale delle politiche e dei servizi per il lavoro con interventi esemplari di politica attiva.

"Per quanto riguarda i tirocini - ha detto ancora Tibaldi - abbiamo deciso di realizzare un programma per la transizione al lavoro attraverso l'uso di questo strumento esplicitamente finalizzato all'assunzione, a seguito di accordo con le imprese ospitanti".

L'iniziativa mette a disposizione delle imprese e delle persone che cercano lavoro un servizio attraverso il quale:

  1. svolgere la ricerca delle disponibilità di aziende e persone;
  2. analizzare le competenze richieste dalle imprese e le caratteristiche professionali dei lavoratori;
  3. effettuare la selezione e l'incrocio fra domanda ed offerta di tirocinio finalizzato all'assunzione;
  4. stipulare la convenzione e redigere il progetto formativo di tirocinio;
  5. garantire il tutoraggio del tirocinio;
  6. accompagnare l'inserimento lavorativo.
Sono completamente a carico del programma regionale le spese relative a:
  1. progettazione dei tirocini, ricerca e selezione di imprese e tirocinanti;
  2. borse di studio per i tirocinanti (max € 500 per 6 mesi);
  3. rimborso delle spese di alloggio, vitto e mobilità per i tirocini che si realizzeranno in toto o parte in altre aree d'Italia o dell'Unione europea;
  4. rimborso del tutoraggio aziendale;
  5. incentivi (circa 6.500 €) per l'assunzione dei tirocinanti che presentino le condizioni di svantaggio previste dal Regolamento CE 800/2008, quali, per esempio essere disoccupati da almeno sei mesi o avere età superiore a 50 anni
"Se l'assunzione avviene anticipatamente rispetto alla data di conclusione del tirocinio - ha detto ancora Tibaldi - la borsa di studio non utilizzata può essere cumulata all'incentivo. Il programma di tirocini si rivolge sia ai giovani sia ai lavoratori adulti privi di occupazione. La misura è stata affidata dalla Regione Lazio a Italia Lavoro ed è sostenuta da oltre 13 milioni di euro. Le aziende interessate assumono l'impegno all'assunzione dei tirocinanti e partecipano al progetto anticipando la copertura delle spese, rimborsate completamente a fronte della reale effettuazione delle assunzioni, cui segue anche l'erogazione dell'incentivo".

Molto articolato anche gli altri interventi previsti dal programma. Per quanto riguarda il Masterplan dei Servizi per il Lavoro, attivo dal mese di novembre dell'anno scorso, l'intesa impegna l'ente ministeriale a supportare lo sviluppo e la qualificazione di questo sistema al fine di garantire servizi e prestazioni omogenei su tutto il territorio regionale, anche attraverso il ricorso a modelli di cooperazione tra servizi pubblici e privati accreditati.

"Naturalmente - ha detto Tibaldi - la governance di questo sistema sarà pubblica, dovendo essere sempre saldamente nelle mani della Regione. In questo modo vogliamo consolidare e qualificare una rete di servizi che sia in grado di garantire che i diritti di cittadinanza in materia di lavoro possano essere garantiti a tutte e tutti, indipendentemente dalla località in cui si risiede".

Un'altra importante linea di intervento prevista dalla convenzione riguarda le azioni tese a rafforzare i processi di emersione del lavoro irregolare. "Nei prossimi tre anni - ha affermato in proposito Tibaldi - vogliamo raggiungere l'obiettivo di ridurre il tasso di irregolarità di almeno tre punti percentuali, passando dal 12% ad un valore inferiore al 9%".

"Contiamo - ha concluso - di poter conseguire questo risultato attraverso una griglia di interventi che aumentino la capacità dei servizi per il lavoro pubblici e privati di promuovere politiche integrate per la prevenzione e l'emersione del lavoro sommerso verso lavoratori ed imprese e, parallelamente, accrescano la capacità delle amministrazioni provinciali e dei soggetti sociali locali di realizzare politiche contro il lavoro nero".

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