lunedì 14 settembre 2009

Gli incentivi per passare all’energia solare


articolo tratto da canali.kataweb.it

Produrre acqua calda con il solare termico ed elettricità con il fotovoltaico permette di alleggerire la bolletta, ma realizzare gli impianti può essere costoso. Ecco una lista di incentivi, statali e regionali, che permettono di recuperare in fretta i soldi investiti


Utilizzare il sole per risparmiare sul riscaldamento o per produrre elettricità è possibile anche avendo un tetto con poca superficie disponibile per la posa dei pannelli. Le occasioni per chi vuole investire nell'energia solare sono molte, anche grazie agli incentivi statali e regionali che periodicamente vengono offerti.

L'uso dell'energia del sole in ambito domestico si può dividere in due rami: termico e fotovoltaico.
Il solare termico permette di trasformare i raggi in calore: sotto i pannelli collocati sul tetto, una serpentina con un liquido conduttore si riscalda per poi cedere il calore accumulato all'acqua, riscaldandola. Secondo Legambiente, per fare in modo che il solare termico copra l'80% del fabbisogno di acqua calda, servono tra gli 0,6 e gli 1,2 metri quadri di pannelli a persona.

Il fotovoltaico è invece una tecnologia che, attraverso l'uso di particolari celle, trasforma l'energia solare in elettricità. Lo spazio necessario per gli impianti è maggiore e i prezzi sono sensibilmente più alti rispetto al solare termico, ma anche in questo settore ci sono diversi incentivi (come il Conto Energia) che permettono di rientrare dell'investimento e, dopo alcuni anni, di guadagnare dal proprio impianto.


Incentivi nazionali

Solare termico. La legge finanziaria prevede una serie di detrazioni fiscali per i lavori di riqualificazione energetica. L'installazione su case esistenti dei pannelli solari termici prevede una detrazione del 55% delle spese sostenute, con rimborsi fino a un massimo di 60 mila euro in 5 anni, mentre l'Iva per gli impianti è del 10%. Per maggiori informazioni si può consultare il sito Efficenza energetica dell'Enea.

Fotovoltaico. Per gli impianti di produzione di elettricità esiste una tariffa incentivante (Conto Energia) che prevede un pagamento fisso per ogni kw di elettricità prodotta, il cui prezzo si mantiene stabile per 20 anni. La tariffa applicata (che oscilla tra gli 0,35 e i 0,49 euro per Kw, in base alla potenza installata e al tipo di impianto) permette di rientrare dell'investimento del fotovoltaico in alcuni anni. Per maggiori informazioni si può leggere la guida realizzata dal GSE (Gestore servizi elettrici, società controllata dal ministero dell'Economia) su Conto Energia.


Incentivi regionali

Oltre alle disposizione previste a livello nazionale, le Regioni (e in alcuni casi anche i Comuni e le Province) possono autonomamente decidere di incentivare l'installazione di piccoli impianti solari. I bandi offerti in questo senso sono molto diversi sia per i referenti (privati, piccole e medie aziende, pubblica amministrazione), sia per i requisiti e i tempi necessari per accedervi.

Il modo migliore per conoscere le opportunità offerte dalla Regioni è quello di tenere costantemente sotto osservazione i relativi siti istituzionali o le gazzette ufficiali. Per chi non avesse questa possibilità, ci sono alcune fonti che si preoccupano di monitorare la situazione, tra cui "Fonti rinnovabili" promosso da Legambiente e costantemente aggiornato con tutti i bandi regionali e i numeri utili, oppure l'osservatorio delle politiche energetiche realizzato dall'Enea.


Una rapida rassegna delle iniziative regionali più interessanti (continua)

A cura di Mauro Munafò

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